Le nostre nocciole

Le nostre nocciole

noccioleto in primavera

 

noccioleto in inverno

 

fiori maschili

 

fiori femminili

 

macchina raccoglitrice

Azienda Agricola Casa la Selva nasce, originariamente, proprio per la coltivazione e la vendita delle nocciole, frutto del nocciolo (Corylus avellana) che è piantagione assai diffusa in Campania ed in Italia in generale, secondo produttore mondiale dopo la Turchia; ciò ancorché la coltura intensiva del prodotto interessi, allo stato, solo poche zone del paese.

Nel fondo che l’azienda conduce sono presenti tutte le varietà più diffuse nella Provincia di Caserta e, precisamente: la Tonda di Giffoni, la Camponica, la Mortarella e la San Giovanni; la scelta deriva sia dal privilegio dedicato al rispetto delle peculiarità territoriali della Regione Campania, sia dalle necessità colturali del nocciolo, perché ogni varietà della specie è autosterile e, per produrre il frutto, ha bisogno di essere impollinata da una differente.

L’orografia del fondo, pressoché pianeggiante, permette l’uso esclusivo di mezzi meccanici, non solo per lo svolgimento delle attività agronomiche in generale, ma, anche, per la raccolta del prodotto che, di norma, avviene a partire dalla seconda metà del mese di agosto quando le nocciole, giunte naturalmente a maturazione, si staccano dai rami e cadono al suolo.

Fermamente convinti sulla necessità di adottare tecniche idonee a preservare l’ambiente in cui viviamo, riteniamo, però, che l’uso di mezzi esclusivamente biologici renda estremamente difficile un'adeguata produzione di qualità; a nostro avviso, infatti, alcuni acerrimi nemici della coltura, e cioè insetti tipo l’aplidia del nocciolo ed il balanino delle nocciole, possono essere combattuti solo con differenti metodologie, anch’esse rigorosamente a ridotto impatto ambientale.

Per questo motivo abbiamo aderito al piano della Regione Campania di lotta fitopatologica integrata basato su metodologie che prevedono l’utilizzo di sistemi di difesa fitosanitaria dell’agrosistema aventi inizio dal corretto impianto della coltura, progettato ed attuato in modo da limitare l’insorgere e/o il diffondersi delle diverse avversità che possano colpirla.

La corretta individuazione delle varietà da impiantare, e quelle sopra indicate sono assai rustiche e, già per se stesse, resistenti o tolleranti rispetto alle avversità, gioca un ruolo fondamentale nell’utilizzo della tecnica integrata; in tale ottica le piantine da porre a dimora sono oggi prodotte direttamente in azienda, mentre, solamente agli inizi, furono scelte fra materiale sano e certificato ai sensi della normativa fitosanitaria vigente.

Le usuali pratiche agronomiche condotte, principalmente consistenti in concimazioni equilibrate ed irrigazioni localizzate, sono altresì adatte a creare condizioni sfavorevoli agli organismi dannosi che vengono contrastati in primo luogo con mezzi fisici e meccanici e con l’uso di prodotti biologici, relegando i mezzi chimici ai soli casi in cui si manifestino rischi di infezione delle piante da parte di agenti patogeni; l’individuazione della sussistenza del rischio passa attraverso il costante monitoraggio della coltivazione per l’individuazione di eventuali presenze indesiderate in numero esuberante la soglia di usuale tolleranza.

I principi attivi, che si utilizzano solo quale estrema ratio, vengono comunque scelti fra quelli inseriti dalla normativa di riferimento emanata dalla Regione Campania che esclude l’uso di formulati classificati come “Molto Tossici, Tossici o Nocivi”.

L’azienda, stante l’illustrata scelta di aderire al piano regionale per la difesa fitosanitaria integrata delle colture, è soggetta a controlli per la verifica della bontà del proprio operato.

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